E’ risaputo che l’igiene orale gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione della carie e delle malattie delle gengive. Quel che invece si conosce un po’ meno è il corretto uso dello spazzolino da denti, che può essere determinante per l’efficacia dell’azione preventiva; usare male lo spazzolino può addirittura provocare danni risultando a lungo termine deleterio.
E’ noto che la spazzolare i denti con troppa energia provoca un abbassamento delle gengive “le recessioni gengivali “ oppure può creare delle abrasioni sulle superfici dei denti molto profonde .
Come scegliere lo spazzolino da denti
Innanzitutto gli strumenti: spazzolino e dentifricio non vanno scelti a caso.
E’ sempre meglio chiedere al proprio dentista o igienista quali sono i più indicati.
Per quanto riguarda lo spazzolino, è bene, comunque, orientarsi su modelli a setole medie (morbide) piuttosto che dure, per evitare di provocare abrasioni sulla superficie dei denti o traumi alle gengive.
Le dimensioni dello spazzolino devono essere adeguate all’età e quindi alle proporzioni degli elementi dentari del soggetto che lo usa: in generale è meglio uno spazzolino piccolo, perché raggiunge meglio i punti più nascosti. E’ consigliabile sostituire lo spazzolino dopo circa 1-2 mesi di utilizzo, o comunque ogni volta che si nota una deformazione delle setole dovuta ad usura.
Come scegliere il dentifricio giusto
Il dentifricio, invece, deve rispettare una semplice regola: contenere fluoro, perché questo componente contribuisce a proteggere denti dall’attacco della carie e non deve contenere sostanze particolari che non siano indicate dal dentista /igienista.
Dentifrici molto abrasivi non sono , infatti , indicati per pazienti che di solito hanno un’igiene orale buona e una situazione gengivale accettabile, inoltre dentifrici con antibatterici particolari, se non indicati ,possono macchiare i denti ecc.
Come usare correttamente lo spazzolino
Lo spazzolino va usato con delicatezza: l’atto dello spazzolamento deve essere deciso ma delicato, per evitare traumi alle superfici. La forza della pressione deve essere quella del solo polpastrello delle dita e non del bicipite del braccio.
Per usare correttamente lo spazzolino bisogna tener ben presente l’obiettivo finale, che è quello di rimuovere, oltre ai residui di cibo, quanta più placca possibile, perché è quest’ultima a dare accesso alla carie .
Lo spazzolino va inclinato di 45° rispetto alla gengiva e va passato su tutte le superfici raggiungibili dei denti: sia lingualmente, sia palatalmente, con un movimento rotatorio che partendo dal bordo gengivale vada verso il dente e ripetendo la frizione per alcune volte consecutive per gruppi di 2-3 denti.
La superficie masticante del dente va affrontata invece con lo spazzolino orizzontale, cercando di muoverlo in ogni direzione affinché le setole raggiungano tutti i solchi.
E’ bene passare lo spazzolino anche sulla lingua e sul palato, per rimuovere batteri e residui anche da aree usualmente meno considerate.
Lo spazzolino va usato 2/3 volte al giorno, dopo i pasti principali, con costanza e per almeno 3 minuti alla volta.
Gli errori da evitare per usare bene lo spazzolino
Usare correttamente lo spazzolino significa anche evitare comportamenti che possano portare danni a denti o gengive: è bene quindi:
1. evitare di imprimere troppa forza allo spazzolamento
2. non spazzolare orizzontalmente le gengive o verticalmente
3. non usare spazzolini o dentifrici eccessivamente abrasivi
4. non tenere lo stesso spazzolino per più di 2-3 mesi
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