Origini
La posturologia non è una novità dei tempi moderni, le origini risalgono alle osservazioni e lavori di studiosi che si interrogavano sulla complessità dei meccanismi dell’equilibrio del corpo umano. Charles Bell, Romberg, Flourens, Longet sono tra i primi scienziati che hanno dedicato la vita alla ricerca in questo settore.
Nei giorni nostri, grazie alla ricerca ampiamente diffusa e grazie all’informatica, la posturologia ha assunto una dimensione moderna e con evidenze ormai acquisite. L’approccio diagnostico si fonda anche sull’utilizzo di piattaforme posturografiche computerizzate in grado di interpretare la strategia posturale attraverso range di riferimento (norme dell’Association Francaise de Posturologie & International Society for Postural and Gait research).
Cos’è la posturologia
La posturologia studia l’equilibrio del corpo nella posizione ortostatica e il suo modo di reagire agli stimoli esterni. Le informazioni che arrivano al sistema posturale sono essenzialmente dall’esterno (esocettori) come occhio pianta del piede , vestibolo e dall’interno propio/endocettori (fasce muscolari muscoli dell’occhio visceri apparato stomatognatico) . Tutte queste informazioni vengono portate al sistema nervoso centrale che le codifica e imposta delle strategie che fanno variare la posizione del corpo e di conseguenza arriveranno al SNC altre informazioni ecc. La postura risulta essere regolata da un sofisticato coinvolgimento di numerosi apparati ed un complesso sistema di feedback. I sistemi maggiormente coinvolti sono l’apparato muscolo scheletrico, la componente neurologica, il sistema uditivo, labirintico, visivo e psico-emozionale, ma l’articolazione temporo-mandibolare (ATM) ed il sistema muscolare masticatorio sono tra gli elementi più coinvolti negli squilibri posturali.
Effetti dei disturbi posturali
I disturbi posturali più comuni sono quelli riferiti all’articolazione della mandibola (ATM) /malocclusione, che presenta fenomeni algico disfunzionali di varia entità fino alla limitazione dei movimenti di apertura e chiusura della bocca per dislocamento meniscale o addirittura complicazioni di tipo auditivo come gli acufeni. Altre manifestazioni sono il mal di testa, di schiena, le cervicalgie, le vertigini, la fibromialgia, alterazioni dell’oculomotricità, la podalgia, ecc.
Diagnosi
Da quanto sopra detto, la diagnosi e la cura dei disturbi posturali, spesso, non richiede solo la competenza di un posturologo , ma richiede la competenza di un team di specialisti coordinati tra di loro: il medico odontoiatra,gnatologo, l’ortodonzista, il medico/ posturologo, il fisiatra, il fisioterapista, l’osteopata, il podologo, il logopedista, l’otorinolaringoiatra (vestibologia/equilibrio), l’oculista, l’ortottico, ortopedico ed il medico competente in terapie del dolore. Nella diagnosi l’informatica associata all’esperienza e competenza ha un ruolo determinante per l’inquadramento del paziente. Viene di solito utilizzata un ‘indagine con la pedana stabilometrica, un esame morfostrutturale, analisi 3D della colonna, la baropodometria, risonanza magnetica cinematica, radiorgrafie dell’ ATM, ecc
Perchè posturologia e gnatologia vanno a braccetto ?
Molte sindromi dolorose dell’articolazione temporo mandibolare con limitazioni funzionali dell’apertura della bocca originano da disturbi posturali derivati, ad esempio, da una scoliosi, da un colpo di frusta da un problema al bacino o ginocchia ecc. Ogni alterazione di particolari distretti corporei comporta un cambiamento della statica posturale, con conseguenti disturbi come dolori, rigidità, contratture, limitazione nei movimenti.
Come curare i disturbi posturali ?
Una volta diagnosticato un problema posturale ed eseguito l’inquadramento diagnostico si elabora un piano di trattamento anche in equipe con altri specialisti. Il medico odontoiatra gnatologo è uno dei professioinisti maggiormente coinvolti nel rilevare e trattare queste patologie. Molto spesso il medico mette a punto appositi apparecchi intraorali “bite individuali” opportunamente costruiti in laboratorio che devono essere modificati a seconda del piano terapeutico impostato . Il piano di trattamento è orientato alla rieducazione propriocettiva e alla riprogrammazione posturale ; se indicato , si inizia una terapia miofunzionale con la logopedista, una riabilitazione vestibolare o auditiva con l’otorinolaringoiatra ,una riabilitazione visiva e ortottica se presenti occhiali, una riabilitazione sotto il profilo della podologia , cicli di fisiochinesiterapia o ecc.
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